
In questi giorni molte mamme e papà sono alle prese con l’inserimento dei propri bimbi al nido o alla scuola materna.
Questo è un momento delicato per i nostri bimbi, ma anche per noi genitori, che viviamo spesso questo periodo con la sensazione di “abbandonare” i nostri cuccioli in mani sconosciute.
Come biasimare i genitori? In fin dei conti mamma e figlio hanno vissuto a stretto contatto fino a questo momento e il papà sapeva il proprio bimbo in mani sicure.
E’ vero, sono mani sconosciute, ma
non dimentichiamo che sono mani competenti, preparate e attente ai bisogni dei bambini.
Purtroppo il nido viene vissuto spesso come costrizione, ci si sente obbligati a lasciare il proprio bimbo, ancora molto piccolo, per tornare al lavoro e questo senso di “ingiustizia” non ci permette di vedere il valore aggiunto di questa bella esperienza, capace di migliorare lo sviluppo sociale e cognitivo del bambino.
Piuttosto che di “inserimento” sarebbe preferibile parlare di “ambientamento”: un
delicato processo, una danza relazionale, che coinvolge il bambino, le tate, i genitori, gli altri bimbi, e tutto il personale ausiliario per diverso tempo e che quindi va ben oltre quei pochi giorni in cui il genitore è impegnato personalmente.
Durante questa fase è
centrale il ruolo delle tate che devono diventare per i bimbi figure di riferimento. Il loro ruolo è molto complesso, poichè devono avere la capacità di cogliere le caratteristiche di ogni bambino rispondendo con comportamenti adeguati alla sua emotività. E’ importante che i genitori instaurino un buon rapporto con le tate, esprimendo loro timori, paure, disagi e raccontando “chi è” il proprio bambino, che visione hanno di lui e come si aspettano che reagisca all’ambiente dell’asilo.
Per concludere, care mamme e cari papà, questo è e resta un momento delicato, poiché separarsi non è piacevole né per noi ne per i nostri bimbi, ma quasi certamente vi renderete conto che col passare del tempo i vostri bambini impareranno molte cose, si faranno degli amichetti e attraverso fotografie o video delle tate li potrete osservare impegnati come non mai a saltare, a far capriole, a imboccarsi con altri bimbi o a ballare felici…
Se ci dicono che non vogliono andare all’asilo, non dobbiamo sentirci “morire” perché vorremmo poter far retromarcia e portarceli a casa…Diciamo piuttosto loro:
“Anche tu mi manchi quando sono al lavoro, ma so che oggi farai tante cose belle e quando tornerò a prenderti ti riempirò di baci!”
Abbiate fiducia nei vostri bimbi…vi stupiranno!
Un saluto… e un abbraccio da papà!
Carlo Ricci