
Quando le parole fanno male
Stare in coppia non è sempre facile e spesso capita di andare “oltre”, di pronunciare parole offensive e sgradevoli nei confronti del proprio partner.
Oggi vorrei porvi questa domanda:
Perché ad un certo punto la persona che amiamo che abbiamo scelto e con la quale magari abbiamo avuto anche dei figli può diventare qualcosa da odiare e da ferire?
E’ bene precisare che la rabbia, molte volte, nasconde l’emozione del dolore. Ci arrabbiamo con il nostro partner perché il suo comportamento ci ha causato sofferenza.
Per questo motivo, invece di parlare di rabbia, sarebbe più opportuno parlare di
dolore.
Dobbiamo considerare che la conoscenza del partner, permette di sapere perfettamente dove “colpire” e quando vengono toccate certe corde…proprio “quelle”… tornano a bruciare vecchie ferite.
E se proprio tu che “sai” mi fai questo, allora io, si…posso arrivare ad odiarti!
E’ importante, innanzitutto, andare alla radice del dolore ascoltando le proprie emozioni: “Cosa mi ha fatto arrabbiare tanto?”, “Cosa provo in questo momento?”
Se non capiamo bene le nostre emozioni faremo fatica anche a comunicarle efficacemente e ad ottenere ciò che vogliamo!
Se invece di dire: “ Sono molto arrabbiata perché non sei venuto a trovarmi” dicessimo: “
Mi è molto dispiaciuto non vederti oggi” non pensate che l’impatto emozionale sul partner sarebbe diverso?
E’ bene parlare apertamente delle proprie emozioni facendo riferimento a ciò che proviamo.
Invece di dire: “Non è giusto comportarsi così!” potremmo dire: “
Il fatto che tu non abbia fatto questo, mi ha fatto rimanere molto male, oppure “mi farebbe molto piacere che tu…”
In questo modo si evita di far sentire il partner sbagliato e giudicato, emozioni che quasi sicuramente lo faranno mettere sulla difensiva minando subito la comunicazione.
Facciamo invece capire che
a non andar bene è “quel particolare comportamento in quella specifica circostanza” e non tutta la sua persona.
Vi propongo quindi questo metodo per imparare a comunicare in modo corretto nelle situazioni critiche:
METODO X, Y, Z (tratto da G. Lo Jacono, D’amore e d’accordo)
- Quando hai fatto X (DESCRIVERE IL COMPORTAMENTO)
- Mi sono sentita Y ( PARLARE DELL’EMOZIONE PROVATA)
- Mi farebbe piacere che la prossima volta tu Z (DARE UN’ALTERNATIVA)
Un saluto
Dr. Carlo Ricci